Sport: Cgil-Cisl-Uil-Cisal, incetta di medaglie ma lavoratori ancora senza contratto Da Sport e Salute a Federazioni sportive rinnovo manca da quasi 5 anni

Roma, 11 ottobre – “L’Italia fa incetta di medaglie ma le lavoratrici e i lavoratori interessati sono sempre senza contratto”. A denunciarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa e Cisal Fialp, che affermano: “Chi legittimamente si aspettava che il ricco medagliere dell’Italia ai giochi olimpici e paraolimpici avrebbe portato con sé anche i nuovi contratti di lavoro, scaduti ormai da molti anni, e l’impegno a riconoscere e valorizzare la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, delle dirigenti e dei dirigenti di Sport e Salute Spa e delle Federazioni Sportive Nazionali che hanno sostenuto e reso possibile il perfetto funzionamento dell’apparato organizzativo complessivo, essenziale a garantire agli atleti italiani la partecipazione alle gare, è purtroppo rimasto ancora una volta deluso”.

“In recenti infruttuosi incontri – osservano – è apparsa evidente la volontà della delegazione di parte datoriale di continuare a prendere tempo, sottraendosi al confronto di merito e sfuggendo da qualsivoglia ragionamento sulla necessaria quantificazione delle risorse economiche da destinare al rinnovo dei contratti scaduti (dal 31/12/2017 quello del personale delle aree e, rispettivamente, dal 31/12/2009 e dal 31/12/2012, quelli di parte normativa ed economica della dirigenza). Per giunta, tentando di ascrivere ai sindacati il mancato rinnovo dei contratti relativi ai trienni precedenti, come pure di non aver sinora indicato in modo chiaro gli interventi di manutenzione della parte normativa dei contratti. Proposte che in realtà sono state puntualmente illustrate e discusse, per il personale delle aree, anche in sede tecnica, ed elencate in apertura del tavolo negoziale per la dirigenza”.

Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa e Cisal Fialp fanno inoltre sapere: “Ovviamente comprendiamo che in una fase, come quella attuale, caratterizzata da rilevanti mutamenti di natura organizzativa e istituzionale, vi sia, da parte della delegazione di parte datoriale, l’esigenza di sciogliere internamente i nodi politici che allo stato si frappongono ad una rapida accelerazione dei due negoziati. Ma ciò non significa, e non abbiamo mancato di evidenziarlo con tutta la determinazione che il caso richiede, che debbano essere le lavoratrici, i lavoratori, le dirigenti ed i dirigenti di Sport e Salute Spa e delle Federazioni Sportive Nazionali a pagarne le conseguenze”.

“Ora basta, chiediamo chiarezza e dimostrazione concreta della reale volontà di Sport e Salute e delle Fsn di realizzare per via contrattuale adeguati investimenti sul riconoscimento dell’impegno e sulla valorizzazione professionale di quanti operano alle loro dipendenze e ricoprono ruoli manageriali. È davvero arrivato il momento di scrivere una parola di definitiva chiarezza sulla questione. Ma se così non fosse, allora verrebbero a mancare le condizioni per conferire allo sviluppo dei negoziati aperti la necessaria continuità, e con essa di conseguenza anche l’apertura di una stagione conflittuale. Le lavoratrici, i lavoratori, le dirigenti ed i dirigenti dello Sport meritano ben altra considerazione”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa e Cisal Fialp.