Sanità. Cisl Fp, Rivedere il profilo dell’Operatore Socio-Sanitario in Legge di Bilancio

Roma, 14 dicembre 2020 – “Dal 2001 il ruolo dell’Operatore Socio-Sanitario (OSS) si è arricchito di nuovi percorsi professionali, competenze, livelli di responsabilità ed ambiti di azione, testimoniati in questi mesi anche dal riconosciuto ruolo ricoperto dagli OSS nell’affrontare la pandemia da Covid-19. Un cambiamento a cui però non è corrisposto un contestuale adeguamento del suo profilo, istituito venti anni fa ed oggi divenuto, pertanto, non più coerente ed adeguato alle sfide che lo attendono”. Lo dichiarano, in una nota stampa, la Cisl Fp e il Coordinamento nazionale Cisl Fp Oss, relativamente all’aggiornamento del profilo professionale degli operatori socio-sanitari.

“La collocazione dell’OSS nel ruolo tecnico, di cui al DPR 761/79, rappresenta oggi un limite al suo sviluppo professionale e ad un diverso e miglior esercizio delle sue funzioni. Per questo abbiamo elaborato delle proposte di modifica all’attuale profilo, che consentano una profonda revisione della figura di Operatore Socio-Sanitario aggiornandone ruolo, competenze, conoscenze e responsabilità che favoriscano, contestualmente, una risposta omogenea ed efficace ai cittadini e nuovi percorsi di sviluppo  e di carriera ai professionisti”, proseguono.

Nel merito degli interventi individuati ritenuti prioritari dalla Cisl Fp, si segnalano: “La collocazione dell’OSS in un nuovo ruolo socio-sanitario; una formazione omogenea sull’intero territorio nazionale, per garantire la stesse prestazioni a tutti i cittadini e pari opportunità al personale; il requisito della scuola secondaria di secondo grado per l’accesso al corso formativo, fatte salve le necessarie equipollenze; una diversa operatività dell’OSS che si sviluppi su tre livelli: in autonomia, in collaborazione e su prescrizione/attribuzione degli altri professionisti responsabili dell’assistenza sanitaria, socio-sanitaria e sociale; l’introduzione della “formazione continua”, di durata complessiva di almeno 15 ore annuali, utili al conseguimento di un credito annuo formativo e in grado di garantire un aggiornamento costante in risposta ai bisogni dei cittadini; infine, la definizione di nuove competenze, adeguatamente supportate da nuovi insegnamenti, così da garantire la risposta ai bisogni dei cittadini nel rispetto di protocolli che andranno definiti con le strutture”.

Auspichiamo – concludono – che la legge di bilancio possa dare risposta alla creazione del ruolo socio-sanitario e riteniamo non più procrastinabile l’apertura di un confronto su un tema così importante e ad ampio respiro, come la revisione della figura di OSS, con tutte le Istituzioni interessate alle quali abbiamo consegnato le nostre proposte”.

 

volantino proposta OSS