ANAC. Petriccioli (Cisl Fp), Lo Stato tuteli un presidio di legalità irrinunciabile

“La decisione del Presidente Cantone, a cui va il nostro convito apprezzamento per l’opera svolta, di lasciare in anticipo l’Autorità Nazionale Anti Corruzione, ci coglie di sorpresa.
Il Presidente nel suo mandato ha svolto una costante opera per rendere l’Autorità un presidio irrinunciabile per la prevenzione della corruzione nel Paese e un punto di riferimento per molte Amministrazioni e soggetti pubblici. Anche nel confronto con le Organizzazioni Sindacali l’opera di Cantone si è contraddistinta positivamente: in un clima di efficace e leale collaborazione, abbiamo raggiunto per il personale miglioramenti permanenti, inimmaginabili solo pochi mesi addietro”. Lo dichiara Maurizio Petriccioli, Segretario generale Cisl Fp, commentando la notizia delle dimissioni di Raffaele Cantone dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione.
“L’addio di Cantone – prosegue – evidenzia come sia quanto mai urgente il tema della valorizzazione dell’Autorità e delle circa 400 importanti professionalità che vi operano con grande motivazione e impegno: il riferimento di Cantone al mutato clima politico e culturale nei confronti dell’ANAC non può che alimentare tale esigenza e preoccupazione”.
“Un eventuale ridimensionamento del suo ruolo costituirebbe un danno per il sistema Pese rispetto ad un tema cruciale come è quello del presidio della legalità, con riflessi, ovviamente, negativi anche per la valorizzazione delle professionalità interne.
L’auspicio è che le istituzioni preposte diano, a partire dalla nomina del nuovo Presidente, un segnale chiaro di attenzione al tema della legalità e di fiducia al Paese e ai lavoratori dell’Autorità, che quotidianamente si impegnano con dedizione e professionalità per vigilare e prevenire la corruzione”, conclude Petriccioli.