Il pensionamento d’ufficio è discriminatorio: il giudice dà ragione a una dipendente pubblica

Si può contestare un pensionamento d’ufficio perché fondato su una discriminazione di genere? Sì, secondo i giudici del lavoro del Tribunale di Imperia, che hanno dato ragione ad una dipendente del Ministero della Giustizia. Destinataria del provvedimento dopo 35 anni di servizio in Procura, all’età di 65 anni – quindi a 1 anno e 7 mesi dalla scadenza naturale per raggiungimento dell’età massima – la dipendente ha fatto ricorso sostenendo che la scelta dell’amministrazione sarebbe stata diversa nei confronti di uomo con la stessa età e anzianità. E i giudici, richiamando una serie di precedenti sentenze, hanno stabilito che il suo collocamento in pensione è da considerarsi illegittimo perché va contro la normativa europea, e pertanto le disposizioni come quella in questione vanno “disapplicate”. Procedura comunque lunga e farraginosa, perché il rientro in servizio deve avvenire tramite riassunzione e non reintegro.